Psichiatria - Sezione F.A.Q.
Le domande più frequenti

a cura del Dr Andrea Mazzeo

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Per doverosa informazione, si ricorda che la visita medica effettuata dal
proprio medico abituale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico. I consigli forniti in questo sito devono
essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento.



Epilessia

Occorre premettere che il problema non è di stretta competenza psichiatrica, ma più neurologica. Ho ricevuto alcune richieste di consigli per casi di epilessia, per cui ho inserito questa pagina. È opportuno comunque consultare un bravo neurologo.


D: La mia ragazza ha alcuni problemi "nervosi" che, nella mia ignoranza in materia, giudico come lievi attacchi epilettici. Lei non ha una perdita di coscienza, ma irrigidisce totalmente il corpo e dice di accorgersi in modo "quasi da sogno" della realtà che la circonda, senza riuscire ad interagire con essa. Oggi, per la prima volta ho assistito a questa situazione. Vorrei sapere, innanzitutto se si tratta di lievi crisi epilettiche (a lei accadono quando ha la testa troppo piena di pensieri, quando è stressata; a sua mamma, che soffre di vera e propria epilessia, accade per gli stessi motivi) e se in quei momenti, il cercare di far giungere degli input esterni al suo corpo (es. toccarla) può esserle d'aiuto. Queste crisi sono iniziate quando faceva il 2° superiore (ora ha 19 anni), un anno per lei molto duro e pieno di problemi. I suoi genitori sono divorziati da quando lei era piccola e penso che abbia subito uno stress abbastanza forte.

R: Il tipo di crisi che mi descrive non mi sembra essere di tipo epilettico, anche se è molto vicina. Nella vera crisi epilettica si ha l'immediata perdita di coscienza, seguita dall'irrigidimento di tutto il corpo e dalla brusca caduta a terra; esistono anche delle crisi epilettiche incomplete (si chiamano abortive) o altre crisi simili a quelle epilettiche che si chiamano equivalenti epilettici. Di solito un elettroencefalogramma (EEG) fatto da svegli, o in sonno, oppure dopo privazione di sonno, chiarisce la diagnosi. Per questo, dovrebbe rivolgersi ad un buon centro neurologico (il suo medico di famiglia potrebbe darle questa informazione). Se l'EEG conferma la diagnosi di epilessia va attuata una cura antiepilettica che di solito fa sparire queste crisi. Se la diagnosi di epilessia non viene confermata, o viene esclusa, molto probabilmente si tratta della cosiddette "crisi funzionali" (ed è questa la mia impressione) che si presentano su base ansiosa o depressiva, in persone che hanno avuto dei traumi durante l'infanzia (la separazione dei genitori può essere una di queste cause). In questo secondo caso andrebbe consultato uno psichiatra per una valutazione del caso; molto probabilmente una psicoterapia di tipo comportamentale può essere d'aiuto.


D: A mio figlio di nove anni, nel gennaio 1999 è capitato mentre stava guardando la TV a breve distanza che gli cadde il bicchiere del latte dalle mani senza che se ne rendesse conto. Il mio pediatra mi consigliò un esame EEG. Presso l'ospedale pediatrico ... il Prof. ... mi confermò la diagnosi di "EPILESSIA GENERALIZZATA IDIOPATICA" (crisi spontanee con punte di 3/4 mz con durata 4 secondi circa). La terapia consigliata DEPAKIN CRONO 500 1,5 pillole al giorno. I controlli EEG successivi hanno dato buoni risultati, ovvero le crisi non si sono mai più ripetute durante la veglia mentre nella fase del sonno qualcuna sporadica. Il medico afferma che stando così le cose, la via è quella della guarigione dopo 3-4 anni di cure. Indagini in famiglia confermano che il nonno materno soffriva dello stesso problema per cui si tratta di un caso congenito. La domanda che le pongo, sarà possibile che mio figlio potrà guarire? Questo tipo di problema potrebbe causare sbalzi di umore al bambino, rendendolo qualche volta facilmente irritabile? Sarei lieta di avere qualche delucidazione in più sul problema.

R: Per quella che è la mia esperienza, l'epilessia generalizzata idiopatica (che in un certo senso è una forma benigna di epilessia, nel senso che non è causata da lesioni del cervello) può effettivamente guarire dopo 3-4 anni di cura. Il fatto che abbia avuto la crisi mentre guardava la TV a breve distanza è spiegato probabilmente dallo "sfarfallio" delle immagini che ha funzionato da causa scatenante (lo stesso effetto della lampada stroboscopica, quella che si utilizza durante l'EEG per facilitare l'insorgenza della crisi). Per questo motivo dovrebbe stare lontano (e sarà un problema) da videogiochi, in particolare da quelli in cui si alternano rapidamente le immagini; anche le luci al neon, lampeggianti potrebbero avere lo stesso effetto. A parte questo, suo figlio avrà una vita perfettamente normale; la eventuale irritabilità non è dovuta alla malattia, ma magari al fatto che si sente diverso rispetto agli altri ragazzi della sua età, a causa di qualche limitazione (ved. sopra); un aiuto psicologico potrebbe servire.

Sono numerosi i siti che si occupano di epilessia; io ho trovato i seguenti:

http://skudd.interfree.it/Epilessia.html

http://www2.comune.bologna.it/bologna/aice/aice.htm

http://www.microsolutions.it/aice/

http://www.forep.it/
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